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Preparare il motore

Fatto un controllo generale un bel tagliando ora vediamo cosa fare per ovviare ai problemi che potrebbero presentarsi:
I motori dal 91 in poi (color antracite) non hanno problemi meccanici né di consumi olio (un minimo comunque va messo in conto dopo i 50.000Km) e non richiedono particolari verifiche, un bel tagliando regolazione valvole, 4 candele nuove, sì sono quattro che, con la carburazione a posto, fanno anche 40.000Km.
Qualche controllo però è d’obbligo soprattutto se la moto è appena stata acquistata: controllate che non ci siano trafilaggi di benzina dai collettori di aspirazione, perdite di olio o di acqua e che l’antigelo non sia color ruggine altrimenti vanno sostituiti i tubi cromati sui lati del motore. Controlla anche accuratamente il perno del pignone della trasmissione, ricambi scadenti o un uso improprio possono averlo rovinato soprattutto sui modelli 650 degli anni 2002-2003 dove la frequenza pare maggiore. Anche la pompa dell’acqua, che sui 600 è praticamente eterna sui 650 qualche problema in più l’ha dato, verificate sotto la pompa stessa che non ci siano perdite di refrigerante. Fortunatamente anche se avvengono sono di piccola entità e permettono di percorrere migliaia di km prima di doverla sostituire (non è revisionabile va sostituita in blocco) lo stesso per i manicotto cromato posto tra la V dei cilindri.
Olio Motore: Non servono oli particolari, un classico minerale 15W50 va bene per tutte le situazioni (tranne il freddo estremo) ed è reperibile ovunque. Se in qualche remota landa non si trova specifico per moto anche uno per auto può andare bene purché economico in quanto quelli costosi hanno additivi antiusura che danneggiano la frizione. In questo senso al gradazione 15W50 aiuta in quanto è tipica di oli minerali che difficilmente contengono questi additivi.

Frizione:

È un organo che se ben tenuto e regolato dura tantissimo (anche 200.000Km) ma soprattutto su percorsi come fango e sabbia qualche problema lo può dare perché quando si surriscalda si gonfia e tende a slittare e se non regolata bene in pochi minuti ci lascia a piedi si brucia e slitta come se fossimo in folle. Se segui queste semplici regole non avrai mai problemi:

  1. Meglio partire con la frizione in ottimo stato o nuova, come ricambio preferire l’originale (ottima anche la Surflex, meno bene altre marche), nel 99% dei casi basta cambiare i soli dischi guarniti e non quelli in acciaio.
  2. Ve tenuta ben regolata, deve SEMPRE avere un po’ di gioco, per capirci senza il minimo dubbio con una forza minima ad esempio con il mignolo della mano bisogna riuscire a muovere la leva di almeno un paio di centimetri sull’estremità.
  3. Mai tenerla puntata a lungo, sia che siamo nella sabbia o nel fango ma anche banalmente se stiamo spingendo la moto con una gomma forata, dopo poco si surriscalda e si brucia, nelle condizioni critiche meglio un uso deciso con una bella sgasata e una sgommata che non tentare ripetutamente di non far slittare la gomma puntando al frizione. In commercio esistono anche molle rinforzate che, pena un comando più duro, fanno più forza sui dischi e prevengono lo slittamento (sempre a patto che sia ben regolata).
  4. Olio motore adatto, come visto sopra.
  5. Controllo e lubrificazione periodica dl cavetto. Sui primissimi modelli (fino al 1995) era di pregiata fattura, con il cavetto ricoperto di con una guaina bianca di teflon, mentre sugli ultimi di scarsa qualità e durata (molto raramente supera i 50.000Km), andrà quindi lubrificato periodicamente o meglio reperirne uno dei vecchi modelli facilmente identificabile. Una accortezza intelligente e mettere un secondo cavo completo di guaina in parallelo al primo, se quest’ultimo si rompe in pochi minuti si collega il nuovo.

Carburatore:

Punto debole dei modelli più datati in quanto le membrane a depressione tendono a rovinarsi, si fanno piccole crepe che diventano tagli, la moto inizialmente non ti lascia a piedi ma è irregolare e vuota alle basse aperture, i consumi aumentano. Indispensabile un accurato controllo prima di partire e se serve sostituendo le membrane o l’intero carburatore con prodotti più recenti rigorosamente originali, il costosissimo ricambio (250E per due pistoni) è compatibile per tutti i Transalp sia 600 che 650 quindi basta prendere un carburatore usato di un 650 recente ed espiantare le membrane complete. In caso di emergenza i tagli possono essere provvisoriamente riparati con del buon silicone, fate la riparazione sul lato inferiore, su quello superiore c’è la depressione che ne provoca un rapido distacco. Sui modelli da 1996 e sul 650 cambiare anche i due filtrini aggiuntivi. Le membrane del cut-off invece sono molto più affidabili. La carburazione sui modelli 600 non va assolutamente toccata consuma poco e va bene fino ad almeno a 4000m.
Sul 650 (e SOLO su quello) è fondamentale per ovviare ai consumi elevati ed ai problemi in quota lavorarci (ricordo brevemente che la carburazione grassa di questa moto è fatta solo per rientrare nelle normative senza l’uso dell’iniezione, smagrirla non comporta alcun problema tecnico o rischio per il motore). A seconda dell’uso potrebbe bastare rimuovere il catalizzatore (o pseudo tale) e montare il filtro aria K&N ma il consiglio vero è di andare anche a agire sui getti del massimo soprattutto se si prevedono quote sopra i 2800-3000m (limite al quale la moto in configurazione originale si pianta) e per avere una maggior autonomia, sempre importante nei lunghi viaggi, data dai consumi inferiori. Ridurre di 9-10 punti (6-8 se si leva il catalizzatore e si mette un filtro K&N) i getti del max può essere un ottimo compromesso tra il mantenere una buona erogazione e una combustione non troppo “calda” e la capacità di arrivare a alte quote. Se comunque si prevede di viaggiare molto a quote superiori ai 4000-5000m meglio portarsi anche getti da 20 punti in meno (10-15 per il 600) da usare se servirà.

Filtro aria: 

Per il 600 come puoi vedere sulla paginetta ogni filtro ha i suoi pro e contro a seconda del percorso della voglia di farci manutenzione ecc. ecc., se farai prevalentemente asfalto quello originale o non originali in carta vanno benissimo, se non vuoi doverlo cambiare ma solo pulire anche un K&N, se invece se fai molto off, o ti porti qualche filtro originale in carta oliata (ingombrano e costano) o la soluzione forse migliore (infatti le moto da off sono tutte così) un paio di ricambi per la modifica con filtro in spugna, a patto di tenerlo sempre oliato e pulito e ingrassare bene i punti di contatto col supporto. Da evitare assolutamente se si fa molto fuoristrada polveroso i filtri non originali in carta, lasciano passare troppo sporco. Il 650 invece ha bisogno di “respirare”, quindi l’ideale è il K&N con relativo kit di pulizia. Se fate molto off le cose si complicano, infatti i filtro originale che non fa passare sporco si imbratta abbastanza velocemente e deve essere sostituito, quelli in carta non originali fanno passare parecchio sporco, filtri in spugna sono più complessi da realizzare e da reperire. Se non volete portarvi filtri di ricambio rimane il “solito” K&N, richiede manutenzione modesta, si lava facilmente, è più libero (ottimo anche da sporco in quota), non filtra però bene come l’originale, ma comunque meglio dei filtri non originali in carta. Oppure provate il nuovo filtro in spugna della Pipercross, le caratteristiche sembrano ottime ma non avendolo ancora testato a lungo da nessuno di noi, come è nostra consuetudine non ce la sentiamo di sponsorizzarlo. Tenete comunque presente che il 650 ha la pregevole caratteristica di respirare in zona tranquilla, priva o quasi di sporco.

Rubinetto benzina:

 Nel rubinetto benzina del Transalp 600 e nella valvola automatica che sostituisce il rubinetto del 650 c’è una membrana che aziona l’apertura benzina solo a motore acceso. Anche se raramente, capita si possa rompere con perdite di benzina o travaso di benzina nel cilindro posteriore (se collegata sbagliata la cannetta del depressore) . In questo caso i sintomi sono stranissimi che fanno pensare a tutt’altro (motore che va a un cilindro consumi elevatissimi ecc. ecc.). In emergenza con un po’ di silicone e una monetina la si può eliminare la valvola, ma a nostro parere meglio partire con la membrana nuova e originale se la moto ha oltre 15 anni (non costa poco) e/o portarsi un kit di emergenza fatto con un semplice cilindro di gomma . Attenzione sul 650 che non ha il rubinetto benzina ma la sola valvola a depressione, in caso di perdite o necessità di smontaggio della valvola bisogna svuotare il serbatoio.

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