Antifurto
come proteggere la moto
Elettronici
Nel mondo motociclistico non hanno mai preso piede ed a ragion veduta, infatti hanno varie criticità: la prima che assorbono sempre un minimo di corrente che scarica la batteria nei periodi di inutilizzo, inoltre sono difficoltosi da celare e quindi facili da manomettere, devono essere perfettamente stagni in tutti i componenti e resistenti alle vibrazioni, cosa che non sempre avviene, con frequenti guasti che spesso immobilizzano la moto, ultima motivazione, non per importanza una moto è relativamente facile da spostare con o senza antifurto elettronico, quindi l'efficacia rispetto ad un auto che deve essere avviata per essere spostate è infinitamente inferiore.
Quindi se lo acquistate prendetelo di ottima qualità e fatelo installare d aun esperto. Ricordate inoltre che il modello di Transalp 650 e 700 è dotato di serie di efficace immobilizzer (HIIS) quindi serve a ben poco aggiungere un ulteriore antiavviamento, la sola efficacia è l'eventuale allarme acustico (sirena).
Catene
Vincolare a un punto fisso e resistente la moto rimane uno dei deterrenti più efficaci, se si aggancia a un punto del telaio, la moto non può essere mossa senza rimuovere la catena. Naturalmente la qualità deve essere ottima altrimenti basta un semplice tronchese per tagliarla, inoltre non sempre si trova un punto fisso suffcientemente resistente al quale vincolarla, per cui il più delle volte si finisce per passarla attorno alla ruota, a quel punto tantovale usare un più solido autifurto a U o un più pratico bloccadisco.
ad U
Un classico degli antifurti meccanici, il bloccaruota a U è uno dei sistemi più difficili da tagliare e relativamente pratici da trasportare (sul 650 di solito ci sta sotto la sella). Se montato bene per essere rimosso i malintenzionati davvero faticare non poco soprattutto se di buona qualità per questo, dopo la catena legata a punto fisso, rappresentano uno dei migliori metodi antifurto, certo possono sempre sollevare la moto per questo va sempre montato sulla ruota anteriore (prova a spostare un Transalp sollevando l'anteriore... non è facile... mentre la posteriore si solleva e manovra agevolmente).
Bloccadisco
Il metodo più diffuso e sicuramente nel rapporto praticità/efficacia rimane il miglior sistema. Purtroppo con la diffusione aumentano anche i prodotti di bassa qualità poco resistenti e facili da manomettere, per cui diffidate di prezzi troppo bassi, modelli troppo piccoli o marche anonime, inoltre prediligi quelli con il perno centrale di buon diametro.
Il punto di forza è certamente la compattezza, quello negativo la facilità con la quale li si dimentica installati con partenze rovinose (soprattutto per i dischi freno).
Vanno sempre montati all'anteriore, perché come detto è molto più facile spostare una moto con la ruota post. Bloccata che con l'anteriore, inoltre se lo si installa in basso dietro la forcella la ruota non gira che di pochi cm evitando che un malvivente possa svitare le viti del disco e spostare abbastanza agevolmente la moto.
Come sceglierlo:
Anzitutto verificate si innesti dul disco, in particolare sulle versioni bidisco alcuni lucchetti non si riescono a installare.
Se si prende economico è più facile si spacchi se lo si dimentica ma ovviamente non è inviolabile. Viceversa molto resistente vuol dire molta atenzione per non dimenticarlo, alcune versioni hanno un allarme sonoro di movimento che ci ricorda di sganciarlo, altri motociclisti utilizzano un cavetto a spirale collegato tra lucchetto e un punto del manubrio, di colori sgargianti....
Se siete molto sbadati realizzate questo supporto con blocco motore assolutamente sicuro.
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