Arricchitore-starter
Attrezzatura: di base
come funziona e che problemi può dare lo starter
Azionando l'arricchitore o starter si aumenta la quantità di benzina che permette al motore freddo di avviarsi e girare regolarmente per i primi attimi. Tranne sui primissimi modelli (fino al 1995) dove va usato con più frequenza su tutti gli altri Transalp in genere viene usato pochissimo perché la moto si avvia benissimo anche senza e dopo poco tiene il minimo. Solo quando fa molto freddo o la moto è ferma da molto tempo può essere utile utilizzarlo. La leva ha due posizioni, la prima permette di non far spegnere la moto appena avviata, la seconda invece serve per l’avviamento nelle condizioni più critiche, quando fa veramente molto freddo. Si tira completamente l'aria non si tocca il gas e si fa l'avviamento, dopo quelche secondo si mette la leva sulla prima posizione e dopo poco si chiude completamente l’aria, se serve tenendo il motore leggermente accelerato fin che non tiene il minimo. Insistere inutilmente con lo starter, lasciare per minuti la moto ferma con lo starter inserito non serve a nulla se non a imbrattare le candele, meglio partire a velocità moderata per scaldare gradualmente il motore (che ricordo ha un efficente valvola termostatica che blocca il raffreddamente fion che non è in temperatura).
Meccanicamente il funzionamento è banale, tirando la levetta si mette in tensione un cavo che tramite uno sdoppiatore fa scorrere un pistone all’interno di ogni carburatore che apre un circuito supplementare della benzina.
SMONTAGGIO
La leva sul blocchetto al manubrio è fissata con la medesima vite della leva frizione allentandola o avvitandola si agisce anche sul funzionamento della levetta, sotto troviamo una sfera che si incastra nei due fori della piastrina dando origine alle due posizioni della lava. Seguendo il cavo, appena prima del serbatoio si trova lo sdoppiatore per aprirlo bisogna fare forza su una delle due estremità. Sui carburatori poi si trovano i due innesti, per sfilarli e controllare i pistoni o per smontare il carburatore bisogna svitare la ghiera di plastica nera, per farlo si sfila leggermente il gommino che la protegge e poi aiutandosi con una pinzetta si svitano completamente e si estraggono i due attuatori composti da due cilindretti in metallo con lo spacco per innestarvi il cavo e una molla che li fa tornare a riposo.
Rimontarli può essere impresa ardua, se non si conoscono alcuni trucchetti sporcare il filetto di grasso e soprattutto bisogna tirare completamente l’aria solo così si riesce a avvitarli senza faticare e rischiare di danneggiarli. Per evitare ossidazioni si può spruzzare sui cilindretti dell’olio al silicone (NO Grassi, Svitol, WD40 e simili)
Attenzione: se si cambia carburatore meglio farsi dare anche i due cilindretti perché potrebbero essere differenti in particolare tra i modelli 600 e 650.
PROBLEMI
I difetti più comuni sono:
- Motore che si ingolfa gira male al minimo e si spegne e a volte fatica a ripartire. Probabilmente si fa un uso eccessivo dello starter, oppure lo si è dimenticato inserito, oppure ancora per qualche motivo è rimasto incantato lo starter. Smontate la leva e i due pistoncini sul carburatore, verificate che il meccanismo funzioni.
- Levetta che non rimane fissa sulle due posizioni: Potrebbe essere allentata la vite di fissaggio oppure montata male la placchetta forata o il suo distanziale.
- Levetta Dura: Potrebbe essere eccessivamente serrata la vite che la fissa o mancare il distanziale. Se anche allentando la vite la leva è ancora dura potrebbe essere il cavo schiacciato sotto il serbatoio o non lubrificato o si sta rompendo il cavetto (rarissimo) oppure c’è lo sdoppiatore che non funziona o che è da lubrificare oppure ancora uno dei due pistoncini all’interno del carburatore si è ossidato e non scorre (facile), attenzione in questo ultimo caso potrebbero esserci anche i difetti del punto uno. In ordine partendo dalla levetta andate alla ricerca del guasto.
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