Sostituire la catena
Attrezzatura: di base
Attrezzatura speciale: smagliacatena o smerigliatrice
Come sostituire la catena
Per i difetti più comuni che assillano la catena leggi l'apposita sezione.
Attrezzi necessari: (consigliate le chiavi chiuse)
- 8 a tubo (Carterino catena)
- 10 (per leva cambio e viti pignone)
- 12 (registro catena)
- 14 (registro catena),
- 17 (ruota mozzo e bulloni corona)
- 24 (bullone ruota)
- Brugola da 6 (di ottima qualità) per viti corona
Ora come si procede:
- Posiziona la moto sul cavalletto centrale, se non ce l’hai devi inventare il modo per sollevare la ruota posteriore, assicurati che sia ben ferma e stabile.
- Spruzza dello svitol sui bulloni che fermano la corona in quanto sono i più difficili da smontare.
Allenta le viti della corona con la marcia inserita. Per fare questo ti serve la chiave del 14 e la brugola del 6 (se necessario anche un tubo per fare maggiore leva). Se non hai una chiave adatta (ad occhio) e di buona qualità o ti accorgi di fare molta fatica, prima di rovinare le viti fermati ed aspetta di aver rimosso la ruota e messo la corona in morsa (descritto in seguito). - Una volta allentati i bulloni smonta completamente la ruota. Per le TA precedenti al 90 (Freno a tamburo) sfila il perno del tamburo allentando completamente la galletta, estrai il perno centrale della ruota. A questo punto ti resterà in mano a destra il tamburo, (toglilo e puliscilo), e a sinistra il blocco della corona.
Con la ruota in mano procedi a smontare completamente i bulloni che fissano la corona (occhio se appoggi la ruota a non rovinare il disco del freno) - Se trovi difficoltà nello svitare le viti sfila il blocco della corona, tirando con due mani e tenendo giù la ruota coi piedi o le ginocchia.
Ti rimarrà in mano la corona con relativo supporto mentre resteranno all'interno del mozzo della ruota 6 gommini neri, i parastrappi. - Posizioni la corona nella morsa e procedi al comodo smontaggio delle viti con una bella chiave a cricchetto.
- Dato che ormai hai smontato l’intero blocco già che ci sei procedi anche all’ingrassaggio dei cuscinetti del mozzo ruota.
- Procedi ora al rimontaggio della corona, centra i rispettivi fori (p.s. verifica anche il senso corretto di montaggio.
- Sporca di grasso il filetto delle viti e avvitale, non preoccuparti se non riesci a fissarle saldamente, non stare a rovinare la nuova corona stringendola in morsa, il completo serraggio lo potrai fare a ruota montata.
- Se hai smontato il blocco della corona rimontalo nella sua sede, facendo attenzione a infilarla bene tra i gommini.
- Procedi ora a rimuovere la vecchia catena, hai due modi:
- - Con una smerigliatrice con lama da taglio per metalli.
- - Con apposito attrezzo smagliatatene.
- - Con una smerigliatrice con lama da taglio per metalli.
- Ora si mettono a confronto le due catene per verificarne il numero di maglie. Il kit DID ha già la catena a misura (118 maglie) mentre il kit originale ha solitamente una maglia in più che andrà rimossa.
Attenzione!!!! La catena vecchia di solito è più lunga in quanto stirata, nel confronto si devono affiancare e comparare/contare le maglie non guardare la lunghezza complessiva della catena.
- Per rimuovere le eventuali maglie in più se non si dispone dell’attrezzo specifico (lo stesso che poi ci permetterà di montare e ribattere la maglia di chiusura) bisogna molare la testa di uno dei perni con un flessibile e picchiare energicamente il perno con un sottile punteruolo appoggiando il lato della catena dal quale dovrà fuoriuscire il perno su una base cava (un bullone va benissimo).
Attenzione: ogni maglia ha due perni, quello da molare quello che ci permetterà di rimuovere la maglia esterna ed alla fine del lavoro avere una catena che termina con la maglia forata in modo da potervi installare quella di chiusura. - Smontiamo la leva del cambio (una vite del 10) e rimuoviamo il carterino con delle viti dell’8 e successivamente le due viti del pignone del 10 e la piastrina ferma pignone.
- Ora montiamo il pignone, la parte con il gradino deve essere esterna alla moto vedi fig. meglio controllare bene, è facile sbagliarsi. Se a fine lavoro la rotazione della catena è rumorosa (stoc..stoc..) è montato in modo errato e la catena tocca il carterino di plastica.
- Successivamente monta il ferma pignone, controlla che sia in buone condizioni, nel dubbio sostituiscilo in quanto accentua il gioco del pignone. Per montare il fermo inseriscilo e ruotalo nel suo spacco fin che i fori non combaciano. Metti un filino di frenafiletti medio sulle due viti, serrale bene ma senza esagerare, soprattutto se usi una chiave molto lunga (cricchetto o simili).
Una volta quando i frenafiletti era roba da ricchi usavano qualche goccia di vernice sintetica. - Montiamo ora la catena nuova, ingrassiamo con il grasso fornitoci dalla ditta (almeno DID l’aveva nella confezione). Non dimenticatevi dei quattro gommini Or da montare due per lato.
- Adesso viene il bello se possiamo, ci compriamo un attrezzo per smagliare/rimontare le catene, altrimenti passiamo ad un metodo più rozzo ma ugualmente funzionale:
Procuriamoci un punteruolo come in foto ed un tubetto cavo per installare la maglia, i foro del tubetto deve essere di dimensioni maggiori dei perni in modo da non urtarli.
Noi avendo usato l’apposito attrezzo avevamo già montato anche la ruota, se si usa questo metodo conviene avere la catena il più libera possibile e montare la ruota successivamente. - Questa è forse la parte più difficile, troviamo un supporto pesante (una mazza o un pezzo di ferro) da posizionare dietro la catena da ribattere, con il tubetto battendo alternativamente tra i due perni fate salire la chiusura della maglia muovetela di tanto in tanto per far andare in sede gli OR.
Qui sotto potete vedere i componenti della maglia da ribattere e i due estremi in rame facili da deformare. Per sapere quando è chiusa a sufficienza si può andare a occhio o misurare con un calibro la larghezza della maglia e confrontarla con le altre. Non chiudetela troppo.
Altra idea suggerita dall'amico Fabio consiste nel mettere un legno appoggiato alla ruota e un martello incastrato tra catena e legno (sopo aver rimosso il paracatena ovviamente), questo dovrebbe agevolare il lavoro di installazione della chiusura e di ribattitura.
- Una volta montata la maglia passiamo a fissarla ribattendo la parte terminale in rame dei due perni. Con il punteruolo andremo a svasarli. Bastano una decina di colpi nemmeno tanto forti per deformare la parte in rame e impedire alla chiusura di scendere. Se invece si utilizza lo specifico attrezzo la maglia di chiusura si monta avvitando le due viti quanto necessario (occhio a non chiuderla troppo) e si ribatte attrezzando adeguatamente lo strumento.
- Per entrambi i metodi procediamo con una leggera ribattuta a mano libera (non si sa mai..) verificando sempre che la maglia scorra bene.
- Ecco come deve essere una bellissima ribattitura
Nel caso vi fossero problemi ricordate che la maglia di chiusura è disponibile come ricambio. - Se invece si opta per una maglia riapribile con chiusura a molletta, il lavoro è più semplice (ma meno sicuro), una volta inserita la chiusura si installa la molletta facendo attenzione al senso di rotazione. Il lato chiuso della molletta deve essere rivolto nel senso di rotazione della catena per evitare che un qualunque sfregamento faccia scendere la molletta.
- Ora che tutto è montato ricordati di serrare a fondo le viti della corona, e tendere correttamente la catena, ricordati di non tenderla mai troppo, altrimenti la sua vita è pesantemente minata.
Consigli: Se siete bravi potete farlo da soli nel giro di un paio di ore e il risultato vi soddisferà sia in termini di costo (risparmiate ben 2 ore di manodopera) e di soddisfazione personale. Con l’oggettino per ribattere la catena, il nostro era un funzionale Buzzetti. Il lavoro è più semplice, ma questo attrezzo bisogna saperlo usare, sulle prime lascia un attimo perplessi, al secondo cambio invece se ne apprezza la funzionalità. In caso di errori o problemi sappiate che in commercio si trovano le maglie da ribattere di ricambio (costo 8-10E).
Ricordati che quando si sostituisce un componente è bene cambiare l’intero trittico (catena, corona e pignone) per garantirsi un usura omogenea e una lunga durata.
Le uniche condizioni in cui può valer la pena di non applicare questa regola è quando c’é una causa esterna che provoca il precoce rovinarsi di un componente, ad esempio una catena nuova si può stirare per un errato tensionamento, si può ossidare in caso di rimessaggio all’umido, un pignone non di buona qualità può rovinarsi prima del resto, può valer la pena sostituirlo anche perché costa poco. Mai sostituire la sola catena sperando che gli altri componenti siano buoni, la catena è il componente più costoso e la sola catena spesso costa di più dell’intero kit se viene abbinata a ingranaggi non perfetti la sua durata diminuisce drasticamente.
Originale: i codici ed il costo del kit originale andate sul sito WWW.HONDAITALIA.COM alla voce prodotti, ricambi, xl, 6..V più il codice del vostro anno. Il kit comprende una catena DID 525V, inferiore a quella di primo equipaggiamento ma comunque di buona qualità o RK marchiata con la sigla 525 SM3 che a detta di molti è decisamente scadente, infatti l’ottima RK di primo equipaggiamento è marchiata 525 SM5. Pignoni e corone sono della Sunstar.
Il Kit DID:
Sono i più diffusi e utilizzati, fino al 2011 erano presenti i kit con catena 525V (come nel kit originale) con O-Ring pignone e corona Sunstar (come nel kit originale) ma la corona è esteticamente differente da quella originale, non ha il bordino e il pignone non ha la maschera plastica per attenuare i rumori, rumorosità che che negli ultimi kit si è rivelata abbastanza fastidiosa se pur ininfluente sull'affidabilità.
Ultimamente (dal 2012) sono in vendita due differenti Kit entrambi con validi ingranaggi silenziati (sia corona che pignone) tramite un riporto plastico e realizzati da Ognibene (già importatore e distributore DID).
Un Kit denominato "PREMIUM" utilizza un ottima catena dorata DID 525 VX Gold-Black e lo si riconosce per la sigla del Kit che inizia col numero 37 (es: 372834000 per la Transalp 600 dal 1989-99 e per la 700 e 372846000 per tutte le 650) e un secondo kit "PROFESSIONAL" con i medesimi ingranaggi e una catena sempre con OR ma di produzione Ognibene ed è venduto in genere a prezzi veramente concorrenziali anche se la catena non ha le medesime ottime caratteristiche della DID. Si distinguibile dalla sigla che inizia con 15 (es: 15-2834-000 per la transalp 600-700). Attenzione alle vendite on line spesso approfittando della somiglianza tra i due vendono quello più economico come fosse il secondo. Anche le confezioni sono spesso uguali anche se Ogibene ci ha assicurato che torneranno alla vecchia confezione Gialla per quello con catena Did e la nuova confezione Verde-Blu per il kit con catena Ognibene. Attenzione anche ai vecchi kit in vendita, per anni si troveranno ancora kit con ingranaggi Sunstar e catena più economica. Per essere sicuri di quanto comperate oltre alla sigla chiedete la colorazione della catena e eventualmente la marca degli ingranaggi. Il nostro consiglio é di prendere il Kit PREMIUM che ha componenti veramente eccellenti, il kit Professional solo se non avete grandi pretese e non fate percorrenze elevate, attenzione al montaggio: la ribattitura della maglia di questo ultimo kit é molto ostica mentre per il Kit più pregiato con catena DID questa operazione risulta molto più semplice.
Inoltre vi sono altri validi kit, come il Regina, RK e diversi altri.
Ora vediamo come funziona il rapporto finale di trasmissione, in origine la Transalp 600 ha un rapporto finale 15/47 (15/48 la 650), 15 denti il pignone 47 la corona, quindi ogni dente del pignone corrisponde a circa tre della corona (47/15=3,13). Se vogliamo cambiare i rapporti possiamo agire sul pignone o sulla corona. Per semplicità si opera solitamente sul pignone, sia perché é il più semplice da rimpiazzare, sia perché come abbiamo visto, basta un dente in più o in meno per ottenere un risultato immediato e ultimo motivo perché se ipotesi cambiamo di tre denti la corona é probabile che dovremo accorciare o allungare la catena, viceversa un dente in più o in meno al pignone non cambia molto sull'interasse corona-pignone quindi non serve modificare la lunghezza della catena). Gli effetti che si notano, come qualunque persona che abbia utilizzato una mauntain-bike saprà se si riduce il numero di denti della corona il motore a pari marcia e velocità gira a regimi più bassi, se si aumenta il numero di denti della corona il motore gira più alto. Viceversa col pignone, se monto un pignone più piccolo, da 14 denti il motore girerà più alto, le marce sono più ravvicinate e la prima marcia più "corta" e adatta ad esempio al fuoristrada impegnativo, un pignone da 16 denti invece permetterà a pari velocità della moto di viaggiare con un motore che gira a regimi inferiori, l'altra faccia della medaglia é ovviamente minor spunto e maggior difficiltà in salita o a pieno carico.
La scelta di Honda nella rapportatura originale, mancando la sesta marcia, é una scelta di compromesso sul transalp 600 che aveva una spiccata vocazione off, il rapporto é più corto; a volte, in autostrada si può apprezzare un pignone da 16 denti che permette una guida più rilassata, sul 650 non deve trarre in inganno il fatto che la rapportature finale sia più corta (15/48 contro i 15/47 del 600) perché ha una divarsa rapportatura degli ingranaggi interni al motore quindi di fatto la 650 ha un motore che gira più basso (vedi le tabelle sottostanti), quindi un pignone da 16 mortifica ulteriormente il motore, mentre viceversa uno da 14 é indispensabile se si fa fuoristrada di un certo livello, per non sollecitare troppo la frizione e per superare ostacoli insidiosi. Sulla 700 (che ha gli stessi rapporti interni del 650) il rapporto finale é stato ulteriormente allungato (si torna ai 15/47 della 600) in virtù di un motore più potente, ma quasto ha penalizzato le prime marce che risultano piuttosto lunghe, infatti montando un pignone da 14 si perde un po' di "relax" autostradale ma il motore guadagna un bel brio.
Quindi vedete voi, tenete sempre presente che 1 dente in più al pignone corrisponde a circa 3 in meno alla corona o uno in meno al pignone tre in più alla corona. Se vi può tornare utile vi aggiungo una tabella con le velocità espresse in Km/h per le varie tipologie di corona/pignone la prima tabella é relativa al solo modello 600, mentre la successiva é per 650 e 700 che, come detto hanno rapporti interni al motore differenti rispetto al 600.
Un ringraziamento particolare per queste pagine a Robertino.
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